Discurso de Stockholm - Pablo neruda
PRIMA EDIZIONE MONDIALE (1972)
In lingua spagnola. Edizione limitata di 35 esemplari composti a mano in caratteri mobili, lettera per lettera.
Uno dei discorsi più toccanti pronunciati in occasione del conferimento del Premio Nobel.
Edizione originale del discorso pronunciato da Pablo Neruda a Stoccolma nel 1971 quando gli fu conferito il Premio Nobel per la Letteratura.
Questo volume, facente parte della collezione dell’editore, è eccezionalmente messo in vendita in occasione del 50° anniversario del conferimento del Nobel (1971-2021).
(*) non comportano costi aggiuntivi
Spese di spedizione calcolate nella fase di acquisto successiva
Esemplare numero 13/35 impresso su carta al tino Hosho del Giappone (le carta al tino sono le sole realizzate completamente a mano, foglio per foglio).
L’edizione consta di complessivi 340 esemplari numerati, così ripartiti: .270 esemplari su carta Sant’Ilario di Pescia;
.35 esemplari su carta al tino Hosho del Giappone;
.25 esemplari su carta al tino Torinoko Kozu del Giappone;
.10 esemplari su carta al tino Torinoko Elfenbein del Giappone.
STATO DI CONSERVAZIONE: molto buono. L’unico segno del tempo consiste nell’ingiallimento lieve del risvolto di copertina. Il volume è custodito nel cofanetto originale.
Il Discorso, uno dei più memorabili pronunciati dai premiati Nobel, è percorso da un profondo afflato poetico.
Si apre con le seguenti parole (qui tradotte in italiano):
“Maestà, Altezze Reali, Signore e Signori, veniamo da molto lontano, da fuori o da dentro noi stessi, da idiomi contrapposti bis, da paesi che si amano. Ci troviamo qui, in questo punto, in questa notte centrale del mondo, e veniamo dalla chimica, dai microscopi, dalla cibernetica, dell'algebra, dei barometri, della poesia, per riunirci. Veniamo dall'oscurità dei nostri laboratori ad affrontare una luce che onora e che, per un momento, ci acceca. Per noi, Laureati, si tratta di una gioia e di un’angoscia."
Neruda prosegue il Discorso raccontando il suo vissuto avventuroso e la fuga attraverso le Ande per trovare rifugio in Argentina, metafora del misterioso cammino della poesia.
E conclude:
“Abbiamo bisogno di colmare di parole i confini di un continente muto e questo compito di narrare e di nominare ci inebria. Forse è questa la ragione determinante del mio umile caso individuale: in questa circostanza i miei eccessi, o la mia abbondanza, o la mia retorica, non sarebbero che gli aspetti più semplici del bisogno americano di ogni giorno. […] In conclusione, devo dire agli uomini di buona volontà, i lavoratori, i poeti, che l'intero avvenire è stato espresso in quella frase di Rimbaud: «Solo con un ardente pazienza conquisteremo la splendida città che darà luce, giustizia e dignità a tutti gli uomini». Così la poesia non avrà cantato invano.”
Un volume nel formato 4to (cm 33x21) di 64 pagine composte a mano con il carattere Garamond.
Con la lettera seguente, datata 19 Marzo 1972, Neruda spedisce a Tallone il suo Discurso affinché lo pubblichi in prima edizione:
La composizione a mano rende questa edizione un primato nell’editoria contemporanea.
Impresso su carte artigianali a lunga conservazione e cucito a mano per durare nel tempo, questo libro da collezione è il regalo raffinato per eccellenza e consente la migliore esperienza di lettura possibile.
È allestito nella più antica stamperia al mondo in funzione, dove tradizione e ricerca continua nell’ambito dell’estetica editoriale si fondono per dare a ogni titolo un design originale, mai ripetuto in collane standard.
L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, spesso confusi con la tipografia manuale. Egualmente non usa composizioni digitali trasferite su matrici di plastica (fotopolimero).
***
Pablo Neruda e Alberto Tallone (1964):
Scheda tecnica
- Caratteri
- typeset by hand in Garamond