Canti orfici - Dino Campana

300,00 €

Con tre lettere inedite di Dino Campana a Sibilla Aleramo e Eleonora Tallone.

Prefazione di Davide Rondoni. 
Tiratura limitata di 140 esemplari composti a mano in caratteri mobili, lettera per lettera. 

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ἐδιζησάμην ἐμεωυτόν (Tentai di decifrare me stesso) - Eraclito

Questo è uno dei 140 esemplari numerati impressi su carta di puro cotone allestita in Toscana.

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Per una tiratura complessiva di 173 esemplari numerati, sono stati impressi:

.140 esemplari su carta di puro cotone allestita in Toscana (di questi, gli esemplari numerati da 1 a 40 sono illustrati da 8 incisioni di Mimmo Paladino realizzate appositamente);

. 28 esemplari su carta vergata di puro cotone Magnani 

. 4 esemplari su carta al tino di puro cotone “all’onda”, allestita a Pescia nel 1966

. 1 esemplare su carta al tino di puro cotone Corona, allestita dalla cartiera Magnani.

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Dalla prefazione di Davide Rondoni:

       «Troppo s'è scritto intorno al profilo psichico del poeta, ai suoi guai con la giustizia e la salute. La morte nel 1932 dopo lungo internamento in un manicomio a Castel De’ Pulci ha dato pace alla sua anima ma non al suo fantasma, braccato da segugi di varia risma ed eleganza. Ma come vale per ogni vita segnata da sofferenze di questo genere, anche per quella di Dino Campana occorre rispettare cose che rimangono misteriose. E pensare di comprendere un poeta soffermandoci sulla sua biografia è errore tanto banale quanto ripetuto nelle scuole. Nessun poeta autentico scrive per esibizione della propria vicissitudine. Semmai perché quella materia biografica, che al poeta stesso pare misteriosa e "ingestibile" (non occorre avere disturbi psichici evidenti per essere ognuno, a proprio modo, indecifrabile) venga illuminata, elevata ma non in senso moralistico o esemplare, bensì posta al livello in cui la parola possa captarne il segnale e condividerlo, essendo lei, la parola, il nostro radar per conoscere un poco il mondo, gli altri e noi stessi, il mistero che ci agita. Cercò dunque questa captazione anche lui, inseguendo così, forse come tutti noi, una specie di riconoscimento» (dalla prefazione di Davide Rondoni).

Tre lettere inedite di Campana, ritrovate recentissimamente nell’archivio di famiglia, forniscono le tessere mancanti sulla cronaca dell’ultimo anno da uomo libero del poeta, prima dell'internamento avvenuto nel 1918. Le lettere, per la prima volta pubblicate e accluse all'edizione, sono indirizzate a Sibilla Aleramo e a Eleonora Tallone.

La postfazione di Gigliola Tallone, sostanziato da questi e altri recenti ritrovamenti epistolari, traccia i febbrili movimenti del Poeta-viaggiatore durante quest'ultimo anno.

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Un volume nel formato 8vo (cm 27x17) di 175 pagine composte a mano con il carattere inciso da William Caslon, fuso nelle matrici originali settecentesche.

Questa edizione riproduce il testo originale dei Canti Orfici così come apparvero nell'editio princeps stampata nel 1914, limitandosi a eliminare i pochi refusi particolarmente evidenti.

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La composizione a mano rende questa edizione un 
primato nell’editoria contemporanea.
Impressa su carte artigianali a lunga conservazione e cucita a mano per durare nel tempo, questa edizione da collezione è il regalo raffinato e prezioso per eccellenza, allestito nella più antica stamperia al mondo in funzione, dove tradizione e estetica moderna si fondono per permettere la migliore esperienza di lettura possibile.

L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, spesso spacciati per tipografia manuale. Egualmente non usa composizioni digitali trasferite su matrici di plastica (fotopolimero).

Scheda tecnica

Dimensioni (cm)
27x17x3
Numero di pagine
175