Manuale Tipografico III - Enrico Tallone et al.
– PREZZO SU RICHIESTA – ACQUISTABILE CONTATTANDO L’EDITORE
Tiratura limitata di 358 esemplari numerati, composti a mano lettera per lettera.
Dedicato all’estetica delle carte, delle filigrane e degli inchiostri.
Include reperti originali di carta antica a partire dal XV-XVI secolo, e reperti originali dei più pregiati inchiostri e delle più pregiate carte del Novecento (le stesse usate da Mondrian, Léger, Picasso, Chagall, De Chirico, Aristide Maillol e dai più grandi artisti del Novecento).
(*) non comportano costi aggiuntivi
Spese di spedizione calcolate nella fase di acquisto successiva
«I Manuali Tipografici dell’editore Tallone costituiscono la più importante impresa storico-tipografica dal secondo Novecento, la prima al mondo per qualità, ampiezza, eleganza e documentazione» Michelle Delattes.
Volume nel formato quarto grande talloniano (cm 37x23) di 122 pagine composte a mano con i caratteri disegnati da Alberto Tallone e incisi su punzone da Charles Malin e fusi da Radiguer a Parigi. Le note e le didascalie dei reperti originali sono composte a mano in carattere Garamond, inciso a mano da Henri Parmentier e fuso da Deberny & Peignot.
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Tiratura limitata e numerata di 358 esemplari, di cui:
- 300 esemplari impressi su carta di Sicilia di puro cotone, contenenti oltre 110 reperti originali tra carte, filigrane e inchiostri.
- 38 esemplari impressi su carta a mano Magnani crème
- 12 esemplari impressi su carta al tino (ossia prodotta a mano foglio per foglio) Umbria di Fabriano di puro cotone;
- 8 esemplari impressi su carta teintée antica di Fabriano
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Questo Manuale fa parte di una collana (Manuale I, Complemento, Manuale II, Manuale III, Manuale IV), che compendia tutti gli aspetti dell'estetica del libro.
Il volume è stato impresso con inchiostro d’epoca di qualità superiore, il “Nero Extrafino 553”, prodotto nel 1948 dall’azienda Gleitsmann di Berlin Tempelhof.
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Indice dei testi:
Enrico Tallone, “Introduzione”; Carlo Magnani, “Ricordanze di un cartaio”; Luigi Manias, “Il Tallone di carta”; Yves Bonnefoy, “Notre juge, notre complice”; Guido Ceronetti, “Alberi e carta”; Maria Gioia Tavoni, “Osservazioni sulla lapide bolognese del XIV secolo”; Angelo Tajani, “La filigrana, il primo marchio di fabbrica”; Franco Mariani, “La filigrana, silenziosa testimone del tempo”; Carlo Antinori, “Giambattista Bodoni e la carta”; Toshiharu Kano, “L’Oriente e la carta”; Oliviero Diliberto, “Il corpo dei libri”; Luigi Manias, “Il libro ecologico”; Andrea Kerbaker, “La legge di Murphy”; Mauro Chiabrando, “Nel nome della tinta”; Enrico Tallone, “I profumi del divino liquore”.
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I testi sono intercalati da oltre 110 inserti originali qui elencati:
- carte antiche europee, a partire dal XV-XVI secolo;
- alcune delle più prestigiose carte europee per i libri di alta bibliofilia del Novecento, a partire dagli anni Trenta;
- filigrane originali del XX secolo. Sono le filigrane delle più prestigiose carte europee di sette diversi decenni del Novecento, a partire dalla filigrana della cartiera Montval, prodotta negli anni Trenta, disegnata dall’artista Maillol per il conte Kessler. A seguire, decennio dopo decennio, sono presenti le filigrane della celebre cartiera inglese Whatman, dell’olandese Van Gelder Zonen, delle francesi Arches, Rives, Lana e Johannot e delle italiane Amalfi, Fabriano e Pescia;
- per quanto concerne le filigrane antiche, il maestro Luigi Mecella del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano ha realizzato a mano un foglio di puro cotone che riporta le prime filigrane al mondo, apparse a Fabriano nel XIV e XV secolo; oltre a queste, filigrane originali di prima del Novecento sono presenti negli esemplari speciali e in parte di quelli della tiratura maggiore (in alcune copie sono incluse anche filigrane originali del Quattrocento e Cinquecento;
- le più famose carte orientali del Novecento, quali la Chine ancienne fabbricata a mano tra Ottocento e Novecento, l’Imperiale del Giappone e la Hosho;
- 72 inchiostri tipografici neri, rossi, bruni e blu, singolarmente impressi, originali del Novecento, dal 1930 ai giorni nostri. Tra i neri figurano, ad esempio, il Noir Vignette TPH Intense degli anni Trenta, il Nero Opere dell’Ingegnere milanese Renzo Cova, anch’esso degli anni Trenta, i solenni neri tedeschi (dei marchi Huber, Kast & Ehinger, Gleitsmann, Jänecke & Schneemann), giungendo agli inchiostri tipografici attuali prodotti dalle multinazionali del settore e agli inchiostri neri per litografia, stampa off-set lucida e opaca, calcografia, xilografia e fototipia.
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La ricchezza degli inserti – tutti dal vero – è resa possibile dalla storia della Casa editrice, il cui atelier, appartenuto a Maurice Darantiere, è il più antico e fornito d’Europa, essendo in attività dall’epoca della Rivoluzione Francese. Questa storia secolare consente lo straordinario viaggio nel tempo attraverso l’estetica delle carte e degli inchiostri, strumenti essenziali per chi come noi ricerca sempre la chiarezza del design editoriale per servire la letteratura.
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Le migliaia di caratteri disposti a mano uno ad uno fanno di questa edizione un primato dell’editoria contemporanea.
La composizione a mano fa di questa edizione un primato nell’editoria contemporanea.
Impressa su carte artigianali a lunga conservazione e cucita a mano per durare nel tempo, questa edizione è allestita nel più antico atelier tipografico al mondo in funzione, dove tradizione e estetica moderna si fondono per permettere la migliore esperienza di lettura possibile.
L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, spesso spacciati per tipografia manuale. Egualmente non usa il fotopolimero, veloce scorciatoia per trasferire composizioni digitali su cliché di plastica.
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Il volume è inserito in un doppio cofanetto rigido realizzato a mano su misura, rivestito esternamente con carta Ingres e recante sul dorso il titolo impresso tipograficamente.
Scheda tecnica
- Dimensioni (cm)
- 37x23