Dialogo delle Lingue - Sperone Speroni
Tiratura limitata di 16 esemplari numerati composti a mano in caratteri mobili, lettera per lettera.
Dedicato alla bellezza e alla nascita della lingua italiana. La lingua, ci insegna Sperone, cambia, vive, respira. Essa è la vera casa di un popolo, il monumento più prezioso.
Il Dialogo mette in scena un arguto e vivace dibattito tra sostenitori della perdurante superiorità del latino e del greco, e fautori del volgare, oramai pienamente affermato nel Cinquecento.
(*) non comportano costi aggiuntivi
Spese di spedizione calcolate nella fase di acquisto successiva
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Tiratura di 16 esemplari su carta al tino Magnani vergata avorio di puro cotone. La carta al tino è realizzata interamente a mano foglio per foglio.
Un volume nel formato 8vo (cm 16x25) di 100 pagine composte a mano con il corsivo corpo 12 Tallone – inciso a mano su punzoni da Charles Malin a Parigi – e il tondo corpo 10 Garamond, inciso a mano su punzone da Henri Parmentier a Parigi:
A cura di Carlo Ossola.
Il celebre filosofo e oratore padovano Sperone Speroni è stata una figura di riferimento per tutto il mondo rinascimentale; ha fondato Accademie, partecipato attivamente a circoli intellettuali ad Urbino come a Roma e attraversato da protagonista l’intero secolo (nacque a Padova nel 1500 e vi morì nel 1588).
Quest’opera influenzò più di ogni altra la discussione linguistica successiva. Apparsa nel 1542, ebbe un immediato successo che varcò i confini della lingua italiana, e fu in più punti ripresa alla lettera, pochi anni dopo, nella Deffence, et illustration de la langue françoyse di Joachim du Bellay (Du Bellay rivolge alla lingua francese gli argomenti che lo Speroni usava in difesa del volgare), considerato un caposaldo della ‘delatinizzazione’ in favore dell’affermazione delle lingue nazionali.
Con la presente edizione l’Editore celebra una delle opere da considerarsi più rappresentative del suo secolo, che, sulla cornice della crescente dottrina cinquecentesca dello Stato-nazione, segnò una tappa ulteriore verso la necessità dell’affermazione di una lingua nazionale, ancora di là da venire.
Una lingua che, diversamente dal volgare quale era stato all’epoca dei grandi trecentisti, non è più germoglio ‘naturale’, ma in seguito alla riforma bembiana è oramai lingua esemplare da imitare ed apprendere in base a norme univocamente definite.
Sull’importanza, mai tramontata, mai interamente riconosciuta, del Dialogo delle lingue di Sperone Speroni, basterebbe ricordare la nota attenta e autorevole del Leopardi nel suo Zibaldone: “Della bassa opinione in cui fino nel Cinquecento era tenuta la lingua italiana (detta allora, quasi per disprezzo, volgare) e la sua capacità e nobiltà e degnità ed efficacia e ricchezza e potenza e possibilità di crescere ec. e il suo stato d’allora […], vedi il Dialogo delle Lingue dello Speroni, tutto, ma particolarmente dal principio del discorso tra il Lascari e il Peretto, sino al fine del dialogo”.
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La composizione a mano fa di questa edizione un primato nell’editoria contemporanea.
Impressa su carte artigianali a lunga conservazione e cucita a mano per durare nel tempo, questa edizione è allestita nel più antico atelier tipografico al mondo in funzione, dove tradizione e estetica moderna si fondono per permettere la migliore esperienza di lettura possibile.
L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, spesso spacciati per tipografia manuale. Egualmente non usa il fotopolimero, veloce scorciatoia per trasferire composizioni digitali su cliché di plastica.
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TIRATURE
Un volume nel formato 8vo (cm 16x25) di 100 pagine composte a mano con il corsivo corpo 12 Tallone – inciso a mano su punzoni da Charles Malin a Parigi – e il tondo corpo 10 Garamond, inciso a mano su punzone da Henri Parmentier a Parigi.
Le pagine del Dialogo delle Lingue scorrono l’una nell’altra senza capoversi e interruzioni di sorta, così da trasmettere graficamente la vivacità dell’acceso dialogo tra i personaggi, e sono composte a mano con il corsivo Tallone, la cui ariosità, nel solco della chiarezza dei tipi aldini, incarna l’armoniosa fluidità della lingua italiana.
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Questo è un esemplare della tiratura di 118 esemplari impressi su carta Magnani vergata crème di puro cotone.
Inoltre, per una tiratura totale di 144 esemplari numerati, sono stati impressi:
- 16 esemplari su carta al tino Magnani vergata avorio di puro cotone (immagini e prezzi su richiesta);
- 9 esemplari su carta a mano Alcantara di Sicilia di puro cotone (immagini e prezzi su richiesta);
- esemplare unico su carta a mano Roma di Fabriano vergata crème (non disponibile).
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Il volume è inserito in un doppio cofanetto rigido realizzato a mano su misura, rivestito esternamente con carta Ingres e recante sul dorso il titolo impresso tipograficamente.
Scheda tecnica
- Dimensioni (cm)
- 16x25
- Caratteri
- composto a mano con il corsivo corpo 12 Tallone – inciso a mano su punzoni da Charles Malin a Parigi – e il tondo corpo 10 Garamond, inciso a mano su punzone da Henri Parmentier a Parigi.
- Carta
- Tiratura di 16 esemplari su carta al tino Magnani vergata avorio di puro cotone. La carta al tino è realizzata interamente a mano foglio per foglio.
- Numero di pagine
- 100
- Tiratura (n° di copie totali)
- 16
- Peso (kg)
- 0,7