«Cet livre veut être, avec une initiative et des papiers italiens, des textes Français, des encres allemandes et des caractères Anglais, un hommage à la civilisation de l’Europe». LE MONDE (A. Tonet)
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Uno dei 200 esemplari numerati impressi su carta di cotone Magnani di Pescia.
Per una tiratura di complessivi 320 esemplari numerati al torchio, sono inoltre stati impressi:
.72 esemplari su carta avorio di puro cotone Magnani di Pescia, numerati in cifre arabe;
.41 su carta al tino Magnani;
.7 esemplari su carta Fabriano prodotta alla macchina in tondo.
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Il “Manuel des Amphitryons” fu scritto negli anni dell’Impero, quando a Parigi le Arti, le Scienze e le Lettere tornarono, dopo il Terrore, ad attingere energie nelle colte riunioni corroborate da grandi cucine private e “restaurants”.
Saggi finali di Armando Torno (in italiano) e Gérard Roero di Cortanze (in francese).
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Un volume nel formato 8vo (16x29 cm) di 300 pagine composte a mano con i tipi Caslon originali settecenteschi, fusi nelle matrici originali dell’epoca.
Sono stati impiegato 360.000 caratteri per la composizione a mano, disposti uno ad uno a formare le righe di testo.
L’iniziativa e le carte italiane, il testo francese, gli inchiostri tedeschi e i caratteri inglesi uniscono in quest’opera brillante l’Europa del sapere e del fare.
Le 18 tavole, incise sul modello dei rami originali apparsi nell’edizione princeps del 1808, sono state realizzate dall’Incisoria Baroli di Milano.
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Il volume è inserito in un doppio cofanetto rigido realizzato a mano su misura, rivestito esternamente con carta Ingres e recante sul dorso il titolo impresso tipograficamente.
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L’editore non impiega i rapidi sistemi di composizione a tastiera monotype e linotype, spesso spacciati per tipografia manuale. Egualmente non usa il fotopolimero, veloce scorciatoia per trasferire composizioni digitali su cliché di plastica.